
Bisogna che la Repubblica sia giusta e incorrotta, forte e umana: forte con tutti i colpevoli, umana con i deboli e i diseredati. Così l’hanno voluta coloro che la conquistarono dopo venti anni di lotta contro il fascismo e due anni di guerra di liberazione, e se così sarà oggi, ogni cittadino sarà pronto a difenderla contro chiunque tentasse di minacciarla con la violenza. (Sandro Pertini, Discorso di insediamento, 1978)
INTERVENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI
Tutti noi conosciamo bene qual è la nostra bandiera, sappiamo che è formata da tre fasce verticali di egual misura, come scritto nell’articolo 12 della nostra costituzione, ed ha i colori verde, bianco e rosso; per questo viene anche chiamata Tricolore.
Non tutti però sanno che significato hanno questi colori. Ci descrive il loro significato un famoso poeta, Giosuè Carducci che dice così:
IL BIANCO: la fede serena alle idee che fanno divina l’anima nella costanza dei savi;
IL VERDE: la perpetua rifioritura della speranza a frutto di bene nella gioventù dei poeti;
IL ROSSO: la passione ed il sangue dei martiri e degli eroi.
Se tutti conosciamo la bandiera, non tutti conoscono l’Emblema della Repubblica Italiana.
L’Emblema della Repubblica Italiana è formato da quattro elementi:
LA RUOTA DENTATA d’acciaio sul fondo, segno dell’attività lavorativa, dell’operosità del popolo italiano e del progresso. E’ espressione del primo articolo della Costituzione:
“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
LA STELLA al centro della ruota dentata: simbolo antico, da sempre associato all’allegoria della nostra Penisola. Può rappresentare un punto di riferimento di unità o anche un astro favorevole che protegge e guida l’Italia.
IL RAMO D’ULIVO alla sinistra, simboleggia la volontà di pace dell’Italia: nella coesione interna e nei confronti degli altri popoli della terra.
IL RAMO DI QUERCIA alla destra, rappresenta la forza e la dignità del popolo italiano.
Entrambi i rami, poi, sono espressione del patrimonio arboreo tipico del mostro Paese.
Sotto a tutto c’è un CARTIGLIO che reca la scritta “Repubblica Italiana”.
Per riuscire a creare questo simbolo che riunisce in un’immagine l’essenza dell’Italia e degli Italiani, ci vollero due anni, due concorsi pubblici e 800 bozzetti.
Alla fine risultò vincitore il pittore Paolo Paschetto: il suo progetto fu approvato dall’Assemblea Costituente il 31 gennaio 1948 e il Presidente della Repubblica Enrico De Nicola, il 5 maggio 1948, firmò il Decreto che consegnava ufficialmente all’Italia il nuovo simbolo.